mercoledì 1 giugno 2016

Reconnect to your Center

RECONNECT 


TO YOUR CENTER

In, or Out?
Inside, or Outside?
 To Think, or to Feel?
In your Mind, or in your Heart?

Gli amici dei Paesi di lingua inglese che seguono il blog (e sono davvero molti, sparsi in tutti i continenti!) penseranno: "oh, finalmente posso leggere "Incantodiluce" nella mia lingua madre" ma, appena tirato un sospiro di sollievo, subito cadranno dalle nuvole, poiché ritroveranno il testo corrente in lingua italiana, ops! 
In effetti non sarei in grado da solo di tradurre il contenuto dell'intero blog in lingua inglese anche se, data la considerevole affluenza di pubblico dei Paesi di lingua anglosassone, sarebbe molto più incisiva la comunicazione, a meno che poi voi 'laggiù' non siate "Italians in World" (USA, Australia, Nuova Zelanda, Canada, Regno Unito, Africa, India, ecc.) e allora avrei meno scrupoli di coscienza e il problema non si porrebbe. Oppure potremmo noi Italiani essere indotti a credere che ci sia in giro per il mondo una riscoperta e un interesse particolare nei confronti della nostra lingua e la qual cosa non potrebbe che farci piacere, oltre a sollevare il sottoscritto dal senso di colpa per non essere in grado di offrire una traduzione decente in lingua inglese, o spagnola...
In ogni caso, così come a titolo del tutto volontario i tasti del mio pc continuano ad essere battuti dal fuoco ardente che brucia i polpastrelli delle mie dita, così, secondo lo stesso ingaggio, se ci fosse qualche anima volonterosa che si sentisse di tradurre in 'buon inglese' o in 'buon spagnolo' i testi del blog, almeno quelli 'a seguire', o quelli che ritenesse più interessanti per lei, si faccia avanti e sarebbe la benvenuta (come anima), quindi nessuna esclusione di genere! 


Ok, detto questo, "ciancio alle bande"... o, pardon," bando alle ciance" e veniamo a noi, finalmente!
Come ben vedete il buon umore mi sostiene ed è anche questo un buon segno di trasmutazione verso frequenze armoniche dell'ottava superiore.

Quale dunque il senso del titolo al post e delle domande iniziali? Ad una comprensione più esauriente vi accosterete meglio quando proseguirete la lettura del testo seguente: la canalizzazione di Suzanne Lie da parte dei Fratelli Arturiani. Tuttavia, il linguaggio tutt'altro che semplice né banale, insieme anche ad una traduzione dalla lingua inglese a tratti poco ortodossa, possono indurre facilmente a smarrire per strada il significato profondo di quel messaggio, dettato dall'Amore incondizionato e dalla compassione, oltreché da una visione dall'alto - così potremmo dire - cioè da un piano di esistenza più elevato ad un altro più in basso, il nostro.

Allora l'arte dello scrivere, nella traduzione di concetti così elevati da riportare in basso, assomiglia un po' per analogia alla trasformazione del grezzo raspo d'uva in raffinato distillato di acquavite! Come l'alambicco, che attraverso la reazione chimica dei gas alcolici prodotti al suo interno li trasforma in prezioso 'precipitato' liquido, così la mano, la mente e soprattutto il cuore di chi scrive ha il delicato compito di far precipitare la visione, la comprensione o, ancor meglio, la sua esperienza sul monitor o sulla carta di chi legge, in modo da condurre piano piano l'ignaro e curioso lettore per lo stesso sentiero, deframmentando quelle visioni e quelle comprensioni in modo da ricrearle nello spazio immaginativo ed emozionale di quegli, con un pathos e un impeto di poco inferiore a quello provato dallo scrivente...

Essere al Centro 

Ciò che è importante stabilire sin da subito è la necessità di prendere le distanze dalla concezione del tempo lineare, cui solitamente corrispondeva uno 'spazio' fisico 'esterno', quantificabile e misurabile. Significa ESSERE AL CENTRO, in quello spazio metafisico interiore, che è la dimora abituale del Cercatore, dove non esiste più un dentro e un fuori, poiché questi due concetti riportano ancora alla vecchia concezione ove si percepiva come reale soltanto la fenomenologia di un 'pensato' che invece si pone al di fuori dello spazio e del tempo. Se proprio dovessimo immaginare il nostro veicolo corporeo in uno spazio e in un tempo, il primo sarebbe uno spazio interno e il secondo il "qui e ora" che ci riporterebbe all'eternità sempre presente a se stessa; da una parte immobile, dall'altra sempre in divenire. E' lo spazio stesso della creazione che riproduce se stessa in ogni essere vivente, senza altro desinare che non sia l'essere di per sé. 
Molti di voi si chiederanno a questo punto di cosa stia parlando...
Sto parlando dell'unica realtà vera che tutti ci compenetra, indipendentemente dall'essere persino individui 'individualizzati' in un corpo, dall'avere come strumento di terza dimensione una mente; dal pensiero stesso, figlio conseguente di quel favoloso e al contempo tremendo strumento che finora ci ha condizionato nel bene e nel male lungo le numerose incarnazioni fin qui sperimentate. Quella stessa mente che per sua natura divide, separa, giudica e ci ha resi individui, cioè indivisi e indivisibili:  


(individuo: ogni singolo ente in quanto distinto da altri della stessa specie; in particolare, l'uomo considerato nella sua singolarità). Enciclopedia Treccani.

Essa, la mente, ha svolto fin qui un compito fondamentale per la conservazione e l'evoluzione del genere umano, ma è stata anche, per una supremazia che non le competeva incarnare, la causa di tutte le divisioni, di tutte le separazioni, di tutti i conflitti che nella storia umana ha provocato guerre, genocidi, violenze e sopraffazione. Il suo compito sarebbe stato egregiamente svolto se fosse stata al servizio di quell'energia cosmica che muove l'intera Creazione: la Coscienza di essere di per sé, cioè Amore.

Ecco dunque il punto di partenza che persino al di là di ogni individuazione ci fa ritornare al Centro e ci pone nella dimensione dell'eternità sempre presente a se stessa; che ci distoglie dall'inganno del tempo e dal sentirci separati e distinti; che non ci fa più percepire lo spazio come qualcosa di esterno a noi e quindi da noi separato, come ad un luogo fisico del tutto accidentale, nel quale ci tocca muoverci con più o meno agio, a seconda delle situazioni che crediamo ci capitino tra capo e collo, a volte fortunate a volte sfortunate.

La consapevolezza di essere PURA COSCIENZA.
Perché cambia così tanto la percezione del mondo, se solo ci spostiamo in quella consapevolezza?
Perché cominciamo a sentirci espansi e in contatto con il nostro Centro, che va al di là del corpo, della mente e dei pensieri e quindi ci sentiamo indivisibili da tutto ciò che è.
Questa fondamentale premessa  è necessaria, perché altrimenti non capirete il senso del messaggio Arturiano. Essere in questo stato di coscienza significa uscire dal giudizio e dalla separazione e permette di entrare nell'Amore incondizionato per ogni creatura ed essere vivente; significa uscire dalla paura e restituire potere a se stessi, senza prevaricare l'altro, poiché non esiste più l'altro separato da me, ma tutti ed ognuno sono Coscienza in espansione. Non potremo creare una realtà diversa dentro di noi e attorno a noi, se prima non eleviamo il nostro stato di coscienza a questa vibrazione. Solo così sarà possibile vedere le astronavi e salirvi sopra. Nulla di tutto questo potrà accadere se non assecondiamo insieme a Madre Terra il processo di evoluzione dalla terza alla quinta dimensione. In questo senso non esiste giudizio per chi non riuscirà ad elevare le proprie vibrazioni; poiché siamo creatori della nostra realtà, saremo noi a decidere se rimanere nelle basse vibrazioni della paura o elevarci ad uno stato di coscienza di unità. Ognuno è responsabile e creatore della propria realtà. Ecco perché salire sulle astronavi sarà possibile solo per chi è già salito dentro di sé, poiché come affermavamo prima, non esiste più differenza tra il dentro e il fuori, senonché il 'fuori' è la manifestazione di ciò che accade o non accade dentro.
Veniamo da voi in questo ADESSO per informarvi che noi atterreremo presto, ma solo in una frequenza di realtà in cui "il Potere dentro di Sé" avrà sostituito tutto il restante "Potere sugli Altri."
Da questa frase si evince l'importanza di essere già capaci di trasmutare il "Potere sugli altri", basato sulla paura, sul giudizio dell'altro e sulla separazione, al "Potere dentro di sé", basato sull'amore incondizionato, sul non giudizio, sull'accettazione di sé.

E ancora:
Vi sentiamo chiedere: "Quando accadrà questo?" Vi rispondiamo chiedendovi: "Quando sarete pronti a spostare totalmente la vostra percezione della realtà per includere le dimensioni superiori?"
Vedete, inizieremo i nostri atterraggi nei regni inferiori della quinta dimensione. Quindi, solo coloro che hanno ampliato la loro coscienza al di là della quarta dimensione e sulla soglia della quinta dimensione saranno in grado di percepire la nostra presenza.
Sempre, in ogni momento i Fratelli Arturiani ci spronano a comprendere come la visione delle loro astronavi, la possibilità stessa di salirvi sopra, qualora fosse indispensabile abbandonare il pianeta per motivi molto gravi, sarà possibile solo a coloro che avranno già impresso dentro di loro questa ascensione interiore: solo in quel caso essi potranno sostenere quella vibrazione altrimenti insostenibile.
A coloro i quali decideranno di rimanere nel "Potere sugli altri" e quindi nella divisione e nel giudizio, sarà impossibile anche solo vedere l'arrivo dei Fratelli del Cosmo e saranno relegati ai piani inferiori di Gaia, finché essa non porterà a buon fine il suo processo di salita in quinta dimensione. Allora verranno trasferiti in un pianeta di terza dimensione, che possa sopportare le loro basse vibrazioni.  
La realtà che avete scelto di percepire è la realtà che credete sia vera. 
E, la realtà che VOI ritenete sia reale, è la realtà che vivrete.
Ricordate, che lo ammettiate o no, siete TUTTI i creatori della vostra realtà! Inoltre,  ricordatevi, "Il tempo è un’illusione della terza dimensione." Quando vi diciamo che stiamo arrivando ORA, questo significa che vivrete questo ORA solo quando VOI sarete pronti.

Ecco che in quel "stiamo arrivando ora" c'è il "qui ed ora" dentro ognuno di noi, che potrebbe essere adesso, domani o tra cent'anni terrestri.
Spero di aver contribuito a rendere più chiaro il messaggio che potrete leggere nel post successivo.
Un augurio a tutti voi di buona crescita e di rinnovata consapevolezza.
Namasté.



Dinaweh


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